mercoledì 19 febbraio 2014

Il ricalco

Se è vero che i nuovi media hanno spazzato via strategie di comunicazione obsolete e approcci unidirezionali ormai appartenenti al passato, è altrettanto vero che alcune tecniche, con i dovuti “aggiustamenti” restano valide anche per la comunicazione 2.0.



Una di queste è la tecnica del ricalco.
Si tratta di un processo in virtù del quale una persona riproduce il comportamento del suo interlocutore, ad esempio la postura, la gestualità, il tono della voce, i valori guida. 
Spesso questo processo viene adottato anche nella scrittura, talvolta persino in maniera inconscia.

Ad esempio, di fronte ad una mail scritta in maniera informale, in tono colloquiale o addirittura ironico, si tende a rispondere utilizzando lo stesso “tono di voce”, sintonizzandosi, quindi, con il proprio interlocutore. Il ricalco può riguardare anche la lunghezza dello scritto, la sintassi, l’utilizzo di espressioni particolari, la formattazione.

Dalla mail ai social media il passo è breve. Se si analizzano con attenzione i commenti ai post di facebook, per esempio, si nota come la tecnica del ricalco sia quasi la norma. Difficile, infatti, rispondere con tono grave ad un post divertente e viceversa, a meno che non si voglia intenzionalmente creare un effetto di rottura.


Allinearsi allo stile del proprio interlocutore resta, dunque, un assunto significativo anche in epoca 2.0, perché la possibilità di instaurare un rapporto, una relazione, un contatto, passa necessariamente attraverso la comunicazione.

Semplice "scimmiottamento"? Piuttosto intelligente strategia per abbattere muri e costruire ponti.

D'altronde il potere dello specchio era già noto ai tempi di Biancaneve...

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