giovedì 23 gennaio 2014

Le indiscusse qualità di un uomo senza qualità

I pensieri più illuminanti tratti dal capolavoro di Musil, L'uomo senza qualità.

Idealità e morale sono i mezzi migliori per colmare il gran buco che si chiama anima.
 
La nostra civiltà è un tempio di ciò che non sorvegliato sarebbe chiamato follia, ma è anche il luogo dov'è tenuto sotto sorveglianza.
 

Sono state donate a questo nostro secolo grandi idee in quantità, e per uno speciale favore della sorte ogni idea ha pure la sua contro-idea, di modo che individualismo e collettivismo, nazionalismo e internazionalismo, socialismo e capitalismo, imperialismo e pacifismo, razionalismo e superstizione vi si trovano tutti egualmente bene come a casa loro.
 
Gli ideali hanno strane proprietà, e fra le altre anche quella di trasformarsi nel loro contrario quando si vuol seguirli scrupolosamente.
 
Per una quantità di ragioni nessun periodo del passato ci è tanto ignoto quanto i tre, quattro o cinque decenni che dividono i nostri vent'anni dai vent'anni di nostro padre.
 
Non è vero che il ricercatore insegue la verità, è la verità che insegue il ricercatore. 
 
Sport. Si potrebbe definire il sedimento di un odio universale finissimamente diffuso, che precipita nelle competizioni sportive.
 
Poiché possedere delle qualità presuppone una certa soddisfazione di constatarle reali, è lecito prevedere come a uno cui manchi il senso della realtà anche nei confronti di se stesso, possa un bel giorno capitare di scoprire in sé l'uomo senza qualità.
 
Chi voglia varcare senza inconvenienti una porta aperta deve tener presente che gli stipiti sono duri.
 
Dinanzi alla legge tutti i cittadini erano uguali, ma non tutti erano, appunto, cittadini.
 
Dalle più violente esagerazioni, se lasciate a sé stesse, nasce col tempo una nuova mediocrità.
 
Di un uomo importante non si deve sapere quello che fa, ma soltanto i suoi arrivi e le sue partenze.

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